Qualche giorno fa mi è capitato tra le mani il periodico cittadino aversano nerosubianco e mi sono imbattuta in un articolo che mi ha interessato perché sostengo da anni l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto cittadino. L’autore (il cui articolo potete leggerlo scaricandolo dal sito della rivista) ha praticamente etichettato i ciclisti aversani come dei “fuorilegge” del codice stradale rendendo omaggio, anzi facendo una vera ovazione, al recente NO al “controsenso ciclabile”; la Camera in agosto ha, infatti, accolto un emendamento di Scelta civica che cancella la proposta di introduzione del contromano per le bici. Danni del solleone!
Non ho potuto non replicare alle argomentazioni del giornalista; qui di seguito vi riporto la mail inviata alla redazione del giornale.
Egregio Antonio Arduino il Suo articolo sui ciclisti “fuorilegge” (n°13 anno XVII) mi permette di esprimere il disgusto e l’intolleranza che provo da anni (e non sono l’unica) sia verso l’inciviltà di certi cittadini e sia verso l’assenza dei vigili urbani (assenza non solo di interventi ma fisica dato che quasi non se ne vedono per le strade cittadine!)
Premesso che a nessuno, ciclista, motociclista, automobilista, e/o pedone, è consentito di fare ciò che vuole, questo sia per la propria che per l’altrui incolumità (ed era per questo che si era chiesto un nuovo codice), mi chiedo e Le chiedo dove dovrebbe circolare il ciclista? Forse sulle strade dissestate, con buche ataviche e nuovi disastri del manto stradale, causati dai pericolosissimi binari creati dai recenti lavori per l’istallazione delle fibre ottiche? Oppure meglio ancora tra un’automobile e l’altra parcheggiate in seconda/terza fila o, ancora, ai piedi delle aree d’ingresso di quelle rare e timide piste ciclabili che si intravedono in città? Dovrebbero essere tutti provetti Brumotti per poter circolare in bicicletta ad Aversa, Lei parla delle biciclette in sosta, anzi La cito letteralmente se mi consente: “…sostando (i cilcisti) ovunque via sia uno spazio, in barba a divieti e problemi arrecati a terzi con la bici lasciata in sosta, malgrado guidino con una mano sola tenendo con l’altra il telefonino, trasportino carichi senza disporre di contenitori appositi o omologati a trasportare passeggeri senza usare idonei dispositivi” ma cosa dice delle autovetture sui marciapiedi che ostruiscono il passaggio di pedoni, di passeggini, di carrozzelle per disabili?…le bici hanno lo stesso volume? Forse mi sono persa qualcosa. Trasportano passeggeri senza idoneo mezzo? Ma chi i bambini nei seggiolini, che pure vedo sempre bene legati? Ah forse si riferisce alle canne delle bici dove donzelle innamorate si lasciano scorrazzare… arrestiamo tutti i fidanzatini di Peynet!
Caro Arduino perfino le autovetture della polizia municipale che Lei tanto invoca sostano dove non dovrebbero (perché alcuni vigili, ad esempio, hanno l’hobby di giocare nelle ricevitorie, forse per questo sono tanto benevoli e non elevano multe!)
Faccia un giro a Via di Jasi presso il cinema Metropolitan e l’Istituto Mattei, a qualsiasi ora del giorno, in qualsiasi giorno della settimana, vedrà che non c’è posto né per i ciclisti né per i pedoni… Le ricordo, così solo a titolo informativo e per amore di precisione, che in tutto il resto dell’Europa è consentito andare contromano nelle strade con limite di velocità di 30 km/h e corsie sufficientemente ampie e che nel 2012 il ministero dei Trasporti si era espresso a favore, e molte città avevano iniziato a sperimentare, con effetti positivi e miglioramenti proprio a livello di sicurezza, le nuove norme (veda Milano, Reggio Emilia, Lodi, Pesaro, Lodi, Bolzano). Altre, come Firenze e Torino, aspettavano solo il sì definitivo del governo. Invece è arrivato questo no che La rende tanto felice! Lei crede davvero, caro Arduino, che i ciclisti debbano rispettare lo stesso codice degli automobilisti? Per i ciclisti come per i pedoni andare contromano li rende più visibili e quindi, pensi un pò, più sicuri!
Credo invece ma forse è mera fantasia che sarebbe bello, piuttosto che affossare i ciclisti, se invogliassimo tutti a usare le biciclette come avviene in tutte le città civili, perché è un mezzo ecologico ed economico, perché aiuterebbe a diminuire il traffico cittadino e a tenerci in forma.
Temo purtroppo che questo mio sfogo resti soltanto tra me e Lei, difficilmente potremo condividerlo con gli altri lettori, ad ogni modo auguro a tutti una buona pedalata!