Questa era la storia di Marsiglia. La sua eternità. Un’utopia. L’unica utopia del mondo. Un luogo dove chiunque, di qualsiasi colore, poteva scendere da una barca o da un treno, con la valigia in mano, senza un soldo in tasca, e mescolarsi al flusso degli altri. Una città dove, appena posato il piede a terra, quella persona poteva dire: «Ci sono. È casa mia»

Jean-Claude Izzo

Ho visitato la città in occasione di un corso di formazione per l’Istituto Francese (sedi di Napoli e Palermo) e ho avuto la fortuna di avere come ciceroni prima, due bravissimi ragazzi del “Lycée hôtelier Marseille”, oggi “Lycée Jean Paul Passedat”, e poi il collega Christophe Chillio, marsigliese DOC! Ho potuto quindi visitare sia i luoghi più turistici che quelli della quotidianità dei marsigliesi e questo è sempre un vantaggio se si vuole conoscere bene il posto che si visita. La mia prima impressione, confermata nei giorni successivi, è stata di trovare tantissime similitudini con Napoli il mare, il porto, i colori, il cibo e perfino il traffico!, rendendomi immediatamente familiare Marsiglia! Il vecchio porto è grazioso e animato, circondato da negozietti, locali tipici e ristoranti in cui degustare le deliziose specialità della tradizione locale, personalmente ho apprezzato la bouillabaisse e la salsa aioli spalmata sui crostini di pane. Nelle immediate vicinanze del porto si trova Le Panier, il quartiere die pescatori, cuore pulsante della città,, con le sue stradine strette e le case più antico della città il Marsiglia, vanta un lungomare eccezionale da cui si vede l’isolotto che accoglie il Castello d’If, antica prigione resa leggendaria dalla penna di Dumas nel famoso romanzo “Il Conte di Montecristo”. Una volta a Marsiglia non si può non prevedere una visita a Notre Dame de la Garde la cattedrale affettuosamente chiamata la Bonne Mère , che sovrasta la città e consente una veduta spettacolare. E poi ancora il Mucem, la Cattedrale di Santa Maria Maggiore, chiamata comunemente La Major, la Canebière con i negozi, caffè, ristoranti, hotel, il Teatro dell’Opera e l’ex Palazzo della Borsa. Insomma una città piena di vita e decisamente piena di contaminazioni etniche che la rendono unica. E se volete continuare con i sapori del posto vale la pena ci compare il famoso Pastis, i Calissons d’Aix, le navettes, ….

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